mercoledì 26 gennaio 2011

Ruttando frammenti


È un po' di giorni che con la soddisfazione di genitori amorevoli ci rigiriamo in mano un oggetto in carta, lo sfogliamo, lo contempliamo, lo rileggiamo, noi che siamo in grado di farlo, non come chi nel 2011 fa ancora la black list dei libri da bruciare (lista nella quale siamo orgogliosamente finiti con global warming per merito di Claudio Calia), la nuova creatura si chiama FRAME_141210 e non è solo opera nostra, gli altri genitori sono il TPO e Global Project. Noi ci abbiamo messo la cura di chi da le pacche al pargolo per fargli fare il ruttino, il solito e insostituibile lavoro di ap che mette ogni cosa al suo posto (si sa che in certi lavori le mani piccole sono le migliori eh eh!) qualche racconto e abbiamo impreziosito tutto con tavole illustrate da noi o nostri complici amici. Ma in realtà i genitori sono innumerevoli, tutti quelli che possono entrare in una piazza, non una a caso ma piazza del Popolo a Roma, e che hanno reso possibile la giornata del 14/12/2010 ( tranne gli sbirri a cui va solo il nostro odio). Già perché FRAME non è altro che un collage a caldo di alcuni dei racconti ( gli altri li trovate qui) che nei giorni successivi a quella storica giornata hanno riempito le teste, i quaderni, i fogli elettronici e infine il web. Tutto questo succede perché ormai è chiaro che la storia non è quella scritta da nomi autorevoli e prestigiosi, le cui opinioni ignave valgono più di quanto molt@ di noi riescono a guadagnare in un anno. La storia è fatta da chi la vive, non da chi la vede alla tv. E quando leggi le “versioni” dei giornali di solito fai due cose, primo tiri una bestemmia che tremano le colonne del baldacchino sulla testa del “pastore tedesco”, secondo ti rimbocchi le maniche fai mente locale e ti cimenti nel dare la tua versione, cosa è successo a te e a chi ti stava affianco. E se sei fortunat@ o ti sai muovere bene riesci a fare di un punto di vista soggettivo una narrazione collettiva e condivisa. Farlo adesso è quasi un obbligo perché chi governa questo paese delle farse sta divorando ogni prospettiva di vita degna, nelle scuole ci insegnano che la storia la fa il più forte, e sulla base di quella storia plasmano presente e futuro, è essenziale riscriverla, anzi crearla, farne un bene comune. Non per celebrare una camionetta che brucia ma per riprendersi il futuro (se necessario, magari, bruciandone altre).
Tra l'altro FRAME ha già una gemellina, la trovate qui, e si chiama “non vengo dalla luna”, buon ascolto.
Non ci resta che ringraziare tutt@ i/le narratori/trici e tutt@ coloro che erano in piazza del Popolo liberata.
Book block against black book list

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