sabato 23 luglio 2011

Cartoline dalla val di susa (parte 1)

Eccovi il contributo di uno che oltre a scrivere su Burp! ha come hobby le passeggiate in montagna il nostro Vale accompagnato dagli schizzi del caro Ryan Lovelock!


sono le 22:57, ancora per un po' sarà ancora il venti luglio e io sono riuscito a rincasare e fermarmi solo ora. Così solo ora mi confronto con la vita sul web e così mi trovo a leggere le riflessioni di un vecchio/nuovo compagno con cui condivisi le strade di genova, e mi strappano una lacrima e un sorriso, è vero molt@ di noi in questi giorni siamo particolarmente inquieti, io poi sono inquieto il 66% dei giorni dell'anno. E succede ogni anno, come una forma cronica di influenza, il corpo l'ha metabolizzata ma per tre giorni all'anno esce fuori. Ma quest'anno per me non è stato così, non è stata l'inquietudine a tenermi lontano dalla rete, è stata la frenetica attività di prepartenza, le spese (di quelle precarie diciamo, dove all'uscita è più quello che non si vede di quello che si vede), preparare lo zaino e la tenda con tutto l'occorrente per andare in val di susa, scarponi felpe sacco a pelo, costume e occhialetti per il ruscello, il solito maalox e via dicendo. Dieci anni fa a quest'ora ero tra i pochi ad uscire dal carlini in compagnia di una splendida compagna. Nonostante tutto o meglio per via di tutto quello che era successo avevamo bisogno di aria e vino e ci incamminammo nelle cruze genovesi. Sono di origini pugliesi e sono nato sul mare, sono mezzo marinaio ma ho scoperto la montagna, e genova mi fa impazzire anche per questo, la montagna scende a farsi il bagno. Trovammo vino rosso e vecchi amici dispersi da anni e ritrovati in vicoli improbabili. Sulla strada del ritorno passammo davanti ad una caserma dei carabinieri. Le inferiate erano abbassate ma dalla vetrata si vedeva un carabiniere seduto con le mani nei capelli e diversi estintori ai piedi. Gli avevano ordinato di avere paura, e tutto sommato mi sembra giusto che gli assassini abbiano paura. Probabilmente gli avevano ordinato anche di morire, su questo non mi esprimo. Tornati al carlini una delle due bottiglie si ruppe sulle gradinate creando un ruscello rosso. L'inquietudine era tanta, e negli anni si è moltiplicata e un po' ti logora un po' ti da forza. Ma quest'anno no! Quest'anno la lotta mi ha rasserenato, il 20 luglio è un buon giorno per tornare in val di susa a difendere una valle ricca di relazioni e equilibri, consapevole del presente e degli ipotetici futuri. Sono a fianco a tutt@ i/le compagn@ che in questi giorni saranno a genova. Ma dopo il 03/07 e le battaglie per la maddalena ho deciso di tornare li, rifare quei sentieri costeggiati di assenzio e iperico, fermarmi in un conca con una fonte assediata dall'equiseto, avere per tetto le conifere che ogni tanto fanno trapelare il cielo,parlare con i/e valligian@ con cui condivido il percorso, e lotto per un domani diverso da quello che gli autoproclamati padroni del mondo hanno scientificamente pianificato. E credo che carlo avrebbe fatto lo stesso. Scusate ma ora parto.

GENOVA 2011 ioricordo a fumetti


A dieci anni dal G8 di Genova il sito di SHERWOOD nella sezione comics ospita alcuni pensieri e racconti a fumetti da parte di un nutrito gruppo di autori del bacino SHERWOOD ANTIFA!nzine e BURP!, perché se è vero - come pensiamo sia vero - che la memoria è un ingranaggio collettivo, questa può e deve essere tramandata anche col linguaggio del fumetti. QUI il link per scaricare i lavori presenti. tra i nomi i nostri DEF, Nicola Gobbi e JAcopo Frey e ancora Cisco Sardano. Buona lettura